Lo stretching fa veramente così bene?

Ho giocato a calcio per tanti anni, e se penso allo stretching mi vengono in mente diverse immagini: allungamenti fatti ad inizio allenamento, durante il riscaldamento, perché “previene infortuni”, oppure tutta la squadra in cerchio, tra un’esercitazione e l’altra, ferma ad allungare i muscoli, anche se c’erano 0°, perché serviva come diversivo mentre l’allenatore preparava il campo per la partitella.
Lo stretching al termine della seduta lo si faceva solo se si finiva ad un orario decente, e non è mai importato a nessuno il come veniva fatto: ho avuto molti compagni di squadra, e ognuno aveva il suo stile nel farlo, chi tirava tanto, chi faceva finta di mettersi in posizione ma non allungava niente, chi fingeva di allacciarsi le scarpe. 

Alcune frasi che ho sempre sentito sono: “lo stretching previene infortuni”, “lo stretching aiuta a recuperare”, “hai male? Fai stretching”. Ma è veramente così? È davvero così indispensabile? Va fatto sempre e comunque? Meglio farlo prima o dopo la seduta di allenamento?

Proverò a chiarire alcuni dubbi che aleggiano su questo argomento:

  • NON SEMPRE LO STRETCHING AIUTA IL RECUPERO MUSCOLARE: “cosa? Mi hanno sempre detto così”. Proviamo a ragionare insieme: se si fa un allenamento coi pesi, a fine seduta si avranno i muscoli “sfilacciati”, avranno subito delle microlesioni, indispensabili se vogliamo aumentare la massa muscolare. Secondo voi, se andiamo ad allungare in maniera eccessiva un muscolo già lesionato, non rischiamo di peggiorare la situazione? Inoltre, un allungamento eccessivo può causare vasocostrizione all’interno del muscolo, e questo rallenterà l’afflusso sanguigno, il quale è fondamentale per un rapido recupero. Con questo non sto dicendo di non “stretchare” a fine seduta, ma fatelo in maniera molto leggera (se sentite dolore state decisamente esagerando).
  • NON E’ VERO CHE LO STRETCHING PREVIENE INFORTUNI: probabilmente starete pensando che mi sono bevuto il cervello. Può anche essere, ma voglio farvi ragionare anche stavolta: abbiamo due controllori principali del tono muscolare, i fusi (si attivano quando il muscolo viene stirato provocando una contrazione) e gli organi tendine del Golgi (si attivano con brusche contrazioni, rilassando il muscolo). Se prima di compiere un gesto motorio che richiede un’elevata velocità o potenza facciamo il classico stretching statico, per 20”-30”, verrà inibita la risposta dei fusi. Conseguenza? La contrazione sarà alterata e aumenterà il rischio di infortuni. Questo vale per lo stretching statico, ossia quello classico in cui si mantiene la posizione per diversi secondi. L’allungamento dinamico, invece, non altera il tono dei fusi, e quindi non aumenta il rischio di infortuni. Va da sè che durante il riscaldamento sarebbe da preferire quest’ultimo.
  • LO STRETCHING NON MIGLIORA LA PERFORMANCE: vediamo subito il perchè. Ogni muscolo ha una propria lunghezza ideale in cui riesce ad avere il massimo della contrazione. Se la posizione di partenza è diversa dalla lunghezza ideale, si genererà una contrazione più debole. Da qui risulta semplice capire che, se ho appena allungato in maniera eccessiva le fibre muscolari, la contrazione che andrò a generare sarà inferiore a quella ottimale. Soltanto nel caso in cui un muscolo sia eccessivamente contratto potrebbe essere utile “stretcharlo”appena prima del gesto motorio, perché in questo caso l’allungamento sarebbe finalizzato soltanto a portare le fibre alla loro lunghezza ottimale.

 

Questi sono soltanto alcuni punti, si potrebbero scrivere libri su questo argomento, con cui tutti abbiamo a che fare ma che è ancora forte materia di dibattito. Io non ho la presunzione di dirvi che quello che ho scritto è la verità, ci mancherebbe, ma ho soltanto voluto farvi ragionare. Non dobbiamo sempre accettare quello che ci viene detto “perchè è così”. Mi piace ragionare sulle cose, e condividere i miei ragionamenti con voi.

Inoltre, non voglio assolutamente trasmettere un messaggio errato: lo stretching non fa male, anzi, ma bisogna capire come e quando è meglio eseguirlo.