Nuotare per curare la schiena: sfatiamo un mito

Molto spesso mi capita di sentire frasi come “il medico mi ha consigliato di fare nuoto perché ho mal di schiena” oppure “vado a nuotare per aprirmi le spalle”. Siete sicuri che il nuoto sia la soluzione per ogni problematica della schiena?

Partiamo dalla postura: spesso si associa il nuoto al fatto che possa raddrizzare le nostre schiene sempre più cifotiche, che possa aiutarci ad aprire le spalle, tesi supportata dal fatto che “tutti i nuotatori hanno le spalle larghe”. Secondo questo principio, il basket dovrebbe farci diventare alti più di 2 metri e mangiare sushi farci venire gli occhi a mandorla.

Per non andare troppo nello specifico, mi soffermo sullo stile libero. Quali sono i muscoli più utilizzati con questa tecnica nuotatoria?
Tralasciando le gambe, tra i principali gruppi muscolari coinvolti ci sono gran dorsale, gran dentato, pettorali, deltoide, bicipiti, pronatore rotondo. Questi muscoli non aiutano a raddrizzare la nostra postura anzi, se troppo sviluppati ci portano in atteggiamento di chiusura. Per carità, lavorano anche muscoli che hanno funzione opposta, ma sono muscoli più deboli e che intervengono in misura minore. Quindi? Quindi se avete una postura scorretta, non è così scontato che il nuoto sia la soluzione. Lo stile più indicato per aprire le spalle sarebbe il dorso, purché fatto in maniera corretta. Volete stare più dritti o lavorare sulla vostra scoliosi? Non tutte le problematiche posturali sono uguali. Più che il nuoto, che può mantenere o peggiorare i vostri problemi, vi consiglio di fare una analisi stabilometrica e posturale, e successivamente affidarvi a qualcuno che vi crei un programma personalizzato sulla base della vostra situazione attuale. Il mondo è bello perché vario, e perché ogni schiena è diversa.
Ok, assodato che non è la soluzione migliore per la postura, lo è almeno per i dolori? No. Per curare un mal di schiena, bisogna prima di tutto capire da cos’è causato, e le cause possono essere tra le più svariate. Una volta conosciuto cos’è che ci fa star male, bisogna seguire un percorso personalizzato. E poi, torniamo al discorso di prima. Sapete nuotare bene? Molto spesso, chi si tuffa in piscina perché mandato dal medico, non sa nuotare.
Ecco qui alcuni errori che possono peggiorare la situazione: tenere le gambe sotto acqua (mi riferisco ancora allo stile libero) aumenta i carichi sulla zona lombare, e la respirazione, essendo laterale, può creare degli scompensi se svolta sempre dallo stesso lato.

Detto questo, proviamo a tirare le somme. Non voglio essere frainteso, non sono contrario a questo sport, e io stesso sono il primo che d’estate vado a farmi qualche vasca in piscina (in maniera molto goffa, lo ammetto, ma è da apprezzare l’impegno). Quello che voglio dire è che non si può pensare di curare un mal di schiena o problematiche posturali (che possono essere causate anche da anomalie alla vista, ai pedi, alle ossa, alle catene muscolari) tuffandosi in piscina, e magari senza qualcuno che curi la tecnica del gesto atletico. Bisogna indagare sulle cause e agire su quelle con programmi personalizzati, costruiti su misura per ognuno di noi. Il nuoto è un ottimo sport, è forse il più completo da un punto di vista coordinativo gambe-braccia, e lo consiglierei a tutti, soprattutto ai bambini che sempre più spesso hanno problemi coordinativi, ma non lo si può considerare la soluzione per scoliosi, spalle chiuse, cifosi o mal di schiena.
Non prendete sempre per vero quello che vi dicono. E adesso, buona nuotata a tutti.