Dolore alla spalla… Quello che non sapevi!

Come molti di voi sanno, oltre a fare il personal trainer, sono anche al 6° (ed ultimo🤞🏻) anno della scuola di osteopatia.
Oggi, con questo articolo, vi parlerò dell’approccio osteopatico nella patologia di spalla. Cosa c’è di diverso da quello che già sapete o che avrete spesso sentito nominare?

Dolore alla spalla

In genere, quando si parla di problematiche di una articolazione, si tende a pensare a ossa, tendini, legamenti, muscoli. Ma sicuramente conoscerete qualcuno che ha male, alla spalla o in qualche altra articolazione, ma dai raggi e dalla risonanza non risulta niente di anomalo, e i test ortopedici sono tutti negativi. Cosa può essere la causa di questo dolore?

Partiamo da una considerazione: noi non siamo solo componente strutturale, quindi quella nominata sopra: dove mettiamo la parte viscerale? Intestino, fegato, stomaco, polmoni, apparato uro-genitale, non sono separati da una parete dalle strutture che alleniamo in palestra. Sono in stretta e continua relazione.

Altra premessa: secondo l’osteopatia, ogni organo interno possiede un proprio movimento intrinseco e uno in risposta a quello del diaframma: può succedere che un piccolo disturbo del movimento, ripetuto per mesi o anni (quindi milioni di volte), possa provocare problemi che sembrano sproporzionati rispetto alla causa che li ha provocati. 

E questo può riflettersi in dolori articolari, perchè un organo interno può essere in contatto con un altro organo (es. fegato-rene), ma anche con lo scheletro (es. polmoni-torace) o con un muscolo (es. fegato-diaframma, o ileo-psoas – diaframma).

Andando nel pratico, ecco alcuni esempi di come la componente viscerale può intervenire nella patologia di spalla:

FEGATO:

  • Contratture trapezio destro
  • Dolore da pseudo-periartrite scapolo-omerale della spalla destra. Se ci pensate il fegato è a destra. Quale spalla potrà mai esserne collegata?
  • Contrattura del piccolo pettorale
  • Spasmo o dolore del ventre del bicipite brachiale

STOMACO:

  • Problematiche di spalla sinistra: se il fegato interessa la spalla destra, lo stomaco interagirà
    per forza con la sinistra
  • Dolore tra le scapole

CISTIFELLEA:

  • Dolore scapolare destro (si trova sotto al fegato): essendo la cistifellea interessata nella digestione dei grassi, questo dolore aumenterà in maniera importante in seguito all’ingestione di pasti grassi

POLMONI:

  • Possono creare problematiche osteoarticolari di tutto il torace, spalla compresa
  • Periartriti: le abbiamo già viste nel fegato e le vedremo anche con l’utero. È una problematica in cui si creano calcificazioni all’interno di un’articolazione di una persona che non ha mai avuto grossi traumi o lesioni. Questo fa pensare che ci possa essere un problema dismetabolico.

UTERO:

  • periartite di spalla: eccola che ritorna un’altra volta
  • Nevralgia cervicale
  • È una situazione frequente soprattutto prima e dopo la menopausa in donne con pregressi problemi urogenitali

DIAFRAMMA:

  • La disfunzione della spalla è direttamente collegata a quella del diaframma
  • La causa di entrambe le disfunzioni potrebbe essere una compressione della vertebra C4

 

Mi rendo conto che questo articolo è un pochino più tecnico e complicato rispetto agli altri, ma cosa è bene ricordare di tutto ciò?

  • Non tutti i dolori alla spalla sono di origine puramente strutturale
  • Sopratutto se una persona non ha avuto forti traumi, non ha sollecitato l’articolazione in maniera importante o con qualche sport particolare, e se non si capisce quale sia la causa del problema, si potrebbe tenere in considerazione la componente viscerale
  • L’osteopata non è il “tiraossi”, ma una figura specializzata anche nel trattamento viscerale
  • Quando si parla di problemi viscerali non si deve pensare per forza a cose gravi, ma semplicemente ad una riduzione del movimento dell’organo che, ripetuta milioni di volte, può riflettersi in problematiche articolari.

So che può essere difficile pensare che il fegato o lo stomaco possano essere la causa del dolore alla spalla, ma spero di esservi stato d’aiuto nell’ampliare i vostri orizzonti e nel prendere in considerazione una cosa che, probabilmente, ancora non sapevate.

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