IL VOSTRO VENERDÌ – 4

C’è sempre una prima volta, ed è stato così anche per me. Oggi intervistiamo NP, un cliente per me speciale. Perchè? Perchè con lui ho iniziato la mia avventura da personal trainer. È stato il mio primo cliente. E a distanza di quasi 5 anni viene ancora ad allenarsi con me. In mezzo mille avventure, un anno all’estero per lavoro, un grosso infortunio alla spalla, poi il lavoro al lago. Questo ha fatto sì che per lunghi periodi non riuscissimo ad allenarci insieme, ma ora abbiamo ripreso alla grande, e i risultati si vedono.

Ciao NP, cosa ti ha spinto ad iniziare con me nonostante fossi inesperto e alla prima esperienza da personal trainer?
Innanzitutto buongiorno a tutti, diciamo che è nato tutto da un’allenamento di calcio, quando Nicola  (giocavamo insieme) mi ha chiesto di iscrivermi al Gymnasium, dove aveva appena iniziato a lavorare. Da li ho notato subito che la sua volontà era quella di eccellere in tutto quello che faceva, di conseguenza sono stato travolto dalle sue spiegazioni e dal mondo nuovo che non mi aspettavo si celasse dietro al fitness. A quel punto non ho avuto dubbi , volevo essere il primo a poter dare, anche se in minima parte ,un contributo a far iniziare qualcosa che credevo potesse diventare importante ,e così è stato. L’inesperienza non mi ha mai preoccupato ,anzi: l’ho vissuta come una sfida. Ho visto la possibilità di poter crescere assieme ad una delle persone più in gamba che conosco, passo dopo passo, anche offrendomi come “cavia”( passatemi il termine) per provare esercizi o metodiche nuove. La cosa che mi ha colpito di più di Nicola è il modo in cui ti segue:  si immedesima nelle persone per riuscire a capire ogni sfaccettatura di qualsiasi problema, riesce a non farti sentire mai da solo, anche quando la vita ti porta a prendere strade diverse e lontane. Questa caratteristica la si nota subito anche da un semplice allenamento ed è in grado di farti appassionare a qualunque cosa faccia , rendendoti partecipe di ogni piccolo passo e sentendoti parte di qualcosa.

Cosa ti ha spinto a non mollare nonostante l’infortunio?
Devo dire che forse è stato l’unico momento in cui ho pensato di non tornare più in palestra. Ho iniziato a pensare che forse non era il posto per me .
E’ stato un periodo lungo ,quasi 6 mesi di stop , però pensavo ai benefici e le sensazioni che ti dava questo tipo di attività, e non vedevo l’ora di ripartire. Un po’ come il sushi, una volta provato non puoi più farne a meno. Inoltre mi ha aiutato molto il fatto di non essermi mai sentito abbandonato, ma sempre monitorato con controlli mensili sul mio stato di salute e con un programma mirato per tornare il prima possibile. Nel frattempo ho utilizzato quei mesi per affinare la tecnica degli esercizi, cosa che alle prime armi si tende molto a trascurare, io compreso .

Cos’è la cosa che ti piace di più nell’allenarti in palestra?
Sicuramente riuscire a spingermi oltre ai miei limiti ,arrivare a fare cose che probabilmente qualche anno fa non avrei mai pensato di fare .
Veder cambiare il proprio corpo in seguito agli sforzi fatti non ha prezzo.
Negli anni le motivazioni che mi hanno spinto in palestra sono mutate: dal voler  un fisico scultoreo per andare in spiaggia, al voler diventare più grosso e forte, fino alla volontà di imparare sempre cose nuove su questo mondo, tanto che ho deciso di iniziare un corso di personal trainer per cultura personale.

Veder cambiare il proprio corpo in seguito agli sforzi fatti non ha prezzo.

Come hai gestito l’allenamento mentre eri a Londra e mentre eri al lago?
Nel mio percorso i  mesi passati a Londra sono stati il periodo più complicato: mi trovavo decisamente al di fuori della mia comfort zone, dovevo incastrare gli allenamenti in mezzo a giornate di 14 ore di lavoro, mi trovavo in una città completamente sconosciuta e poi diciamocelo, la priorità dovevo darla ad imparare a farmi una lavatrice.
Cosi per il primo periodo ho trascurato un pò gli allenamenti, ma appena trovato il ritmo giusto, Nicola ha deciso di prendere la situazione in mano dandomi delle schede  total body .In quel momento ho pensato “guarda te questo come mi snobba”, in realtà sono state la mia salvezza perché, nonostante tutto, dopo un’anno di soli 2 allenamenti a settimana, sono riuscito a tornare a casa con una discreta massa muscolare e con un giro vita non disastroso .

Il capitolo lago é stato leggermente diverso, venivo già da qualche mese di allenamenti mirati e continui, di conseguenza nella mia testa il fermarsi non era contemplato. Ho sacrificato molto del poco tempo libero che avevo a disposizione, ma nonostante tutto lo rifarei ad occhi chiusi . Lavoravo dalle 9 fino alle 14 e 45 ,correvo in palestra per allenarmi fino alle alle 15 e 45 per poi riuscire a fare un riposino di 20 minuti prima di tornare a lavorare alle 17 fino alle 23 .Quando tornavo a casa mi preparavo la cena per il giorno dopo per evitare di mangiare schifezze a lavoro. Questa era la mia routine  del lunedì ,mercoledì , giovedì e venerdì mentre il martedì era il mio giorno di riposo e naturalmente tornavo a casa per farmi la mia ora con il mio PT preferito.

Ora che hai ripreso con costanza, hai visto differenze nei risultati?
Senza ombra di dubbio penso che questo periodo mi abbia fatto raggiungere il mio apice. Allenamenti costanti ad alto volume,  la possibilità di allenarmi più frequentemente con il mio PT, il riuscire a tener molto più sotto controllo l’alimentazione hanno finalmente dato una scossa ad un periodo di progressione molto stazionario, arrivando a risultati che non pensavo potessero essere nelle mie corde, nonostante potrei essere definito ancora “secco”.

Riusciresti ancora ad immaginare la tua vita senza palestra?
Decisamente no! La palestra ha preso il posto della mia passione per eccellenza, che è sempre stato il calcio. Io e Nicola abbiamo avuto questa grande passione in comune, ma penso proprio che ora dovrà sopportarmi in palestra ancora per un bel pò di tempo.

…to be continued